domenica 27 maggio 2018

Il cammino della “Chiesa dalle genti”: una nuova tappa

 Il giorno di Pentecoste, festa diocesana delle genti, la commissione per il coordinamento del Sinodo “Chiesa dalle genti” ha pubblicato lo strumento di lavoro per i Consigli diocesani (Presbiterale e Pastorale). 
Il Sinodo diocesano entra così nella sua seconda fase: dopo aver raccolto le osservazioni dei fedeli – e proprio a partire da esse – l’assemblea sinodale comincia il suo lavoro di riflessione e discernimento, per giungere a consegnare all’Arcivescovo, nella prossima festa di san Carlo, i frutti di tutto il cammino ovvero le costituzioni sinodali che riscriveranno il capitolo 14 del Sinodo 47°.

Il mese di giugno sarà determinante per il cammino sinodale: il 4 e il 5 si è dato appuntamento il Consiglio Presbiterale, mentre il 23 e 24 si ritroverà il Consiglio Pastorale diocesano. Entrambi questi organismi non intendono lavorare in modo autonomo e distaccato. Per questo motivo, lo strumento di lavoro predisposto appositamente viene pubblicato sul sito diocesano: perché ogni realtà ecclesiale ne possa fare oggetto di studio e riflessione, e possa poi fare avere il frutto di questo discernimento a qualcuno dei membri dei due consigli (ogni decanato vede la presenza di ameno un membro di questi consigli diocesani). In questo modo il percorso sinodale continuerà ad essere un cammino di tutta la Chiesa Ambrosiana, che sta imparando a riconoscersi “Chiesa dalle genti”.
Lasciando allo strumento di lavoro l’informazione dettagliata sugli esiti della consultazione diocesana, è utile dare rilievo a queste tre constatazioni che – come pilastri solidi e ben visibili – permettono al cammino sinodale di procedere sicuro dei frutti che stanno maturando. Primo: anche se in modo non uniforme, tutto il tessuto ecclesiale diocesano grazie al cammino sinodale sta scoprendo il volto colorato e pluriforme di una cattolicità vissuta nel quotidiano ma poco osservata e valorizzata. Secondo: occorre imparare a vivere la conversione dal “fare per” al “fare con”, perché la Chiesa dalle genti possa diventare realtà concreta e quotidiana. Terzo: il Sinodo diocesano non è che il punto di avvio di un percorso di maturazione che ci impegnerà in modo serio e denso di frutti nei prossimi anni.
mons. Luca Bressan Presidente della Commissione di coordinamento Sinodo “Chiesa dalle genti”Vicario episcopale Arcidiocesi di Milano


lunedì 7 maggio 2018

La Chiesa dalle genti è già in atto


È impressionante leggere le numerose risposte ai questionari sul Sinodo minore arrivate alla commissione di coordinamento in questi giorni. Singoli o gruppi (consigli pastorali, gruppi di presbiteri, associazioni e movimenti, frati e suore, amministratori comunali, etc) hanno fatto pervenire tante osservazioni, analisi e proposte. Per quanto sia sentito diversamente, tutti riconoscono l’importanza del tema: essere Chiesa dalle genti, vivere la comunione tra fedeli che provengono da culture e nazioni diverse è davvero una grande sfida per l’evangelizzazione e un contributo decisivo alla società plurale. Questo percorso può rinnovare il nostro modo di essere comunità, di vivere le celebrazioni liturgiche, fare catechesi, pastorale familiare e giovanile, farci riscoprire la pietà popolare, etc. Ci vorrà del tempo perché nei nostri ambienti si consolidino prassi nuove. Tuttavia, si possono riconoscere luoghi e relazioni che sono già un “laboratorio” per una Chiesa effettivamente dalle genti. Sono i luoghi dove l’umano si fa più stringente: ad esempio le scuole, dove i ragazzi si incontrano quotidianamente. Le scuole cattoliche e di inspirazione cristiana possono essere esperienze pilota, mostrando la ricchezza di percorsi educativi capaci di includere le differenze come valore. Decisivi sono anche i luoghi di cura, dove spesso si trovano tra il personale sanitario appartenenze culturali molto diverse. Anche questi centri sono segnati spesso dalla ispirazione cristiana. Non di rado scuole e ospedali sono legati a carismi di vita consacrata. Ecco un altro laboratorio per la Chiesa dalle genti! Nella nostra diocesi molte comunità religiose sono composte da persone di nazioni diverse; danno vita a vere e proprie comunità interculturali, in cui si impara, non senza fatica, ad accogliersi vicendevolmente, lavorando insieme per la vita buona del Vangelo. È un fenomeno nuovo, che va guidato e valorizzato; può essere di stimolo per tutti. A ben vedere la Chiesa dalle genti è già in atto. 
+ Paolo MartinelliVescovo e Vicario episcopale

giovedì 12 aprile 2018

I Vescovi della Lombardia e la «Amoris Laetitia»: la bellezza dell'amore in famiglia

I vescovi della Conferenza episcopale lombarda hanno mandato ai sacerdoti, ai fedeli e alle comunità cristiane della Lombardia una lettera dal titolo “Camminiamo, famiglie!”. Il testo recepisce le indicazioni e le riflessioni dell’Esortazione apostolica Amoris Laetitia, scritta da papa Francesco dopo i Sinodi sulla famiglia, intendendo «valorizzare le riflessioni e le esperienze diffuse» e «offrire chiarezza e ulteriore slancio al quotidiano impegno pastorale di tutti noi». La Lettera prende titolo proprio dall’invito con cui il Santo Padre conclude l’esortazione.

Per i vescovi lombardi, Amoris laetitia è «un documento ricchissimo, che il Papa stesso raccomanda di non accostare frettolosamente. Richiede di essere letta e studiata per intero, con pazienza, per comprenderla nelle sue intenzioni e accoglierla nei suoi contenuti e metodi. (…) Ripropone l’insegnamento della Chiesa su matrimonio e famiglia, dilatando gli orizzonti spirituali e pastorali del grande tema dell’amore, entra nel concreto delle vicende familiari ed educative, si incarna nell’esigenza di preparazione e accompagnamento, nelle diverse fasi della vita, specie a fronte di diffusa fragilità».

«Durante i Sinodi e dopo la pubblicazione di Amoris Laetitia l’attenzione dei mass-media si è concentrata soprattutto sulla problematica legata alle situazioni familiari difficili o complesse (convivenze, matrimoni solo civili, separazioni, divorzi, nuove unioni). Certamente la complessità di queste situazioni è oggi più accentuata rispetto al passato, e ci impone di non attardarci in silenzi inoperosi», riconoscono i vescovi lombardi. «La strada che come Chiesa vogliamo continuare a percorrere è quella della bellezza dell’amore vissuto in famiglia, pur nella consapevolezza delle difficoltà e fragilità presenti oggi, di fronte alle quali solo la luce della verità e la medicina della misericordia possono, insieme, dare sollievo e forza», si ribadisce nella lettera.

lunedì 9 aprile 2018

Pronti a pensarci come “Chiesa dalle genti”

Dopo una prima fase di ascolto capillare, il Sinodo diocesano entra ora in un momento successivo, cruciale per il suo sviluppo. È agli sgoccioli l’invio degli esiti della consultazione di base (frutto del lavoro di confronto e di ascolto fatto dalle parrocchie, dagli operatori della carità, dai preti e dal mondo della vita consacrata; ma anche da parecchie istituzioni educative, come pure da amministratori locali e dai migranti stessi), che ha fatto giungere alla commissione centinaia di risposte. Mostreremo i numeri e la consistenza di questa fase nelle tracce di riflessione che predisporremo per il consiglio presbiterale e pastorale diocesano.
La commissione in queste settimane è concentrata e al lavoro per stendere le sintesi e i testi che faranno da guida al momento strettamente sinodale, vissuto dai due consigli diocesani. Sono tante le indicazioni e i suggerimenti che ci sono giunti, come pure le indicazioni di fatiche e punti di tensione su cui lavorare. Emerge tuttavia con sempre maggiore lucidità un punto che fa da architrave al cammino che stiamo costruendo insieme: per essere all’altezza del cambiamento che la Chiesa di Milano sta vivendo non basta immaginare delle aggiunte o delle integrazioni agli stili che disegnano il nostro volto ecclesiale e la nostra vita di fede. Con più semplicità ma anche con maggiore coraggio occorre invece prepararci e a cambiare, a ripensarci come soggetti diversi, frutto di quel “noi” che è il risultato dell’azione di attrazione che il Crocifisso risorto continua ad esercitare nelle nostre vite e nella storia.
Un simile cambiamento non avviene a tavolino e nemmeno sarà frutto soltanto di documenti e di decreti. È opera di una Chiesa che tutta insieme si lascia guidare dallo Spirito santo; è frutto di una Chiesa che sa rimanere concentrata nella contemplazione del disegno che Dio le sta facendo realizzare dentro la storia degli uomini. Per questo motivo il lavoro delle parrocchie, il lavoro dei singoli cristiani e delle comunità non è finito: invitiamo tutti a leggere con attenzione le tracce che a breve pubblicheremo sul sito del Sinodo, per continuare a discernere assieme (passando i vari suggerimenti che vi verranno a qualche componente del consiglio presbiterale o pastorale) come Milano può essere Chiesa dalle genti.
Mons. Luca Bressan Presidente della Commissione di coordinamento Sinodo “Chiesa dalle genti”
Vicario episcopale Arcidiocesi di Milano

lunedì 26 marzo 2018

Attirerò tutti a me

«Io, quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me», sono le parole con cui Gesù annuncia ai discepoli e alla folla l’imminenza ed il significato della sua passione, morte e risurrezione. Ed è l’immagine biblica scelta per il Sinodo minore «Chiesa dalle genti». 
Per Gesù quindi la sua «Ora», come il Vangelo di Giovanni chiama la Pasqua, consiste in una «elevazione», che però a differenza di altre famose assunzioni (cfr. quella di Elia, descritta in 2Re 2) non lo rapisce, allontanandolo dagli umani; anzi esercita su di loro un potere d’attrazione, che li rende inseparabili.
Il primo effetto è la raggiunta pienezza della comunione con lui: niente e nessuno potrà ormai separarci, perché il vincolo che si crea trascende ogni logica e dinamica terrena; con lui e per lui siamo veniamo effettivamente elevati in una dimensione «altra», trascendente, quella di Dio.

domenica 25 marzo 2018

Omelia dell'Arcivescovo alla Via Crucis cittadina (Zona VII) del 20 marzo 2018

  Per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi

1.     La direzione sbagliata.
Sì, abbiamo fatto un lungo cammino; sì, abbiamo compiuto molti progressi; sì, siamo andati molto lontani nella direzione di garantirci la sicurezza nella nostra solitudine, abbiamo corazzato le porte, cancellato i nomi dai campanelli dei condomini, resi irriconoscibili i numeri dei nostri telefoni. Abbiamo creato le condizioni favorevoli per rivendicare il nostro diritto all’individualismo, per fare e pensare quello che ciascuno vuole, pronti a difendere con suscettibilità intrattabile chi si permettesse di esprimere una valutazione: “Guai a chi mi dice: questo è giusto, questo è sbagliato. Se io penso o faccio così, chi sei tu per permetterti di dirmi qualche cosa?”. Abbiamo molti mezzi per rendere interessante il nostro isolamento, possiamo collegarci con il mondo intero e curiosare nella vita di tutti, senza uscire di casa, senza stringere una mano, senza coinvolgerci in nessuna responsabilità.
Abbiamo messo in atto molte cautele per evitare legami stabili, per sottrarci a responsabilità irrevocabili, costruendo legami affettivi precari, rivendicando la possibilità di infrangere le promesse e poter tornare a una vita solitaria anche dopo aver promesso amore eterno.
Sì, abbiamo fatto un lungo cammino nella direzione una condizione di solitudine, una mentalità individualistica, un isolamento disimpegnato, una pratica degli affetti ritrattabili.
Siamo andati molto lontani in questa direzione, ma ora sappiamo che è una direzione sbagliata.

mercoledì 21 marzo 2018

Associazioni insieme per una Sesto dei popoli

Sabato 24 marzo alle ore 9.30, presso la sala Sacchi dello Spazio MIL via Granelli 11 - Sesto San Giovanni, un'occasione di incontro, di riflessioni, di racconti e testimonianze sulla nostra "città del lavoro" che è stata e continua ad essere con l'impegno ed il contributo di associazioni e organizzazioni una "città dell'incontro".

Il programma 

domenica 18 marzo 2018

20 marzo: VIA CRUCIS CITTADINA della Zona Pastorale VII

L’Arcivescovo, Mons.  Mario Delpini, guiderà la Via Crucis sfilando in processione per le vie della nostra città portando la Croce di legno realizzata per il Sinodo minore «Chiesa dalle genti». 


Nell’anno che l’Arcivescovo chiede di dedicare a ripensare il volto della comunità cristiana, in cui anche tutte le persone straniere diano il proprio contributo originale e siano integrate in un cammino più ricco e fruttuoso, il tempo della Quaresima e la Via Crucis chiedono di immedesimarsi nel pensiero di Cristo, che dall’alto della croce attira a sé tutta l’umanità. 



Ritrovo e partenza: ore 20,45 dalla parrocchia San Giuseppe 

Percorso: dalla parrocchia di san Giuseppe alla parrocchia di Santa Maria Ausiliatrice.

Durante il percorso sosteremo in quattro luoghi dell'incontro e del dialogo per un momento di riflessione con la lettura di un brano del Vangelo di Giovanni, una testimonianza, salmi e canti, acclamazioni, orazione, preghiere litaniche…

lunedì 12 marzo 2018

Percorso quaresimale decanale: quarto incontro

La paternità di Dio scompiglia i pensieri, scavalca i confini, abbatte i muri, ma soprattutto stringe fra noi legami inediti di fraternità e di fratellanza.

Il quarto appuntamento del percorso quaresimale decanale 2018 si svolgerà presso la Parrocchia San Carlo  (via Boccaccio - Sesto San Giovanni) venerdì 16 marzo alle ore 21,00.

Il tema "Né stranieri né ospiti, eccoci al dunque ... Accogliere, proteggere, promuovere, integrare l'altro." 
è la traccia di un dialogo tra Paolo GRASSINI, don Roberto DAVANZO e don Paolo STEFFANO moderato dal giornalista Massimo CALVI.

lunedì 5 marzo 2018

Percorso Quaresimale: terzo incontro

La paternità di Dio scompiglia i pensieri, scavalca i confini, abbatte i muri, ma soprattutto stringe fra noi legami inediti di fraternità e di fratellanza.

Il terzo appuntamento del percorso quaresimale decanale 2018 si svolgerà presso la Parrocchia Santo Stefano (piazza Petazzi - Sesto San Giovanni) venerdì 9 marzo alle ore 21,00.

Il professor Maurizio AMBROSINI dell'Università Statale di Milano affronterà il tema
"Migrazioni: il drammatico confine tra cittadini e stranieri"

Una rilettura della figura di Maria nella Bibbia e nel Corano

Siamo giunti al terzo e ultimo appuntamento del percorso cittadino di incontro e dialogo tra comunità cristiana e comunità musulmana a partire dall’ascolto delle Sacre Scritture delle due religioni. La straordinaria partecipazione di pubblico, i gesti di accoglienza reciproca che abbiamo vissuto e la ricchezza della spiritualità che abbiamo condiviso  nei precedenti appuntamenti ci confermano nell’idea che la grande sfida che abbiamo di fronte e’ quella dell’ascolto reciproco, della conoscenza, della fraternità; questi sono i presupposti di ogni autentico cammino di integrazione e questi sono gli antidoti al prevale della paura edella diffidenza!

Dopo aver approfondito il valore delle Scritture per le due religioni e dopo aver riletto la figura di Abramo, in questo terzo incontro verrà proposto un approfondimento su Maria: ci interrogheremo su come questa figura è presentata nella Bibbia e nel
Corano specialmente come donna e madre attingendo anche al linguaggio dell’arte.

lunedì 19 febbraio 2018

“Gaetano Previati (1852-1919). La Passione”



 Il Museo Diocesano Carlo Maria Martini, nel Complesso dei Chiostri di Sant’Eustorgio, propone per il periodo quaresimale e pasquale la mostra “Gaetano Previati (1852-1919). La Passione”. 
La Via al calvario di Previati, recentemente donata al Museo Diocesano Carlo Maria Martini, e la versione dello stesso soggetto della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, per la prima volta esposte insieme, sono spunto per una riflessione sulla figura della Vergine che segue la croce. 

 In questa occasione è anche possibile ammirare per la prima volta a Milano la magnifica Via Crucis dei Musei Vaticani, sino a poco tempo fa collocata negli appartamenti papali. La sequenza delle quattordici stazioni, immaginate dall’artista una accanto all’altra senza soluzione di continuità, sottolinea il tema del dolore e della Passione grazie all’intensità dell’imponente figura del Salvatore, ma anche grazie al ritmo cromatico e luministico incalzante, che coinvolge le immagini a partire dalla prima stazione sino all’oscurità dell’ultima, nella quale si compie il sacrificio di Cristo. 

E’ un’occasione straordinaria di riflessione su un percorso intenso, di grande spiritualità, particolarmente adatto ai gruppi parrocchiali ma anche ai bambini del percorso dell’iniziazione cristiana e agli adolescenti, ai quali sono dedicati specifici itinerari di visita e attività laboratoriali. 

La mostra resterà aperta dal 20 febbraio al 20 maggio 2018. 

comunicato stampa

Eventi correlati

domenica 18 febbraio 2018

Quaresima 2018: appuntamenti decanali.


La paternità di Dio scompiglia i pensieri, scavalca i confini, abbatte i muri, ma soprattutto stringe fra noi legami inediti di fraternità e di fratellanza.
Il percorso quaresimale decanale 2018 propone per quattro venerdì incontri che si terranno in parrocchie diverse della città. [programma]

A conclusione, martedì 20 marzo 2018, Via Crucis cittadina della Zona pastorale VII  con la presenza dell’Arcivescovo, Mons. Mario Delpini 
La Via Crucis si snoderà per le vie della città e, con partenza alle 20,45 dalla parrocchia di san Giuseppe raggiungerà la parrocchia di Santa Maria Ausiliatrice.

venerdì 16 febbraio 2018

Sinodo Minore: “Chiesa dalle genti”, ecco le tracce per il confronto e l’ascolto.


Per favorire la partecipazione al cammino sinodale “Chiesa dalle genti”, la Commissione di coordinamento ha preparato alcune tracce che facilitano il confronto e l’ascolto, concepite come sviluppo del documento preparatorio, a cui fanno esplicito riferimento (e per questo la base del confronto deve comunque essere lo studio del documento stesso).


Le tracce sono pensate come punto di riferimento di un percorso di informazione, coinvolgimento, consultazione, riflessione ed elaborazione di proposte, per il quale si consiglia di immaginare due o più incontri: un primo momento informativo; un momento di preghiera e meditazione; la tappa conclusiva in cui raccogliere riflessioni, proposte e contributi da consegnare al cammino sinodale.

Tracce e documenti (dal sito della Diocesi)

Verso il Sinodo dei giovani

domenica 11 febbraio 2018

Sinodo minore “Chiesa dalle genti”. La fase di ascolto: passi semplici e gesti impegnativi

Con la pubblicazione delle tracce per la condivisione, il Sinodo minore è entrato in un momento cruciale del suo percorso. La fase di ascolto ha a disposizione tutti gli strumenti (testo guida + tracce) utili a dare vita a un grande e costruttivo dibattito. 
Attori da coinvolgere: il corpo ecclesiale, nelle sue diverse figure (consigli pastorali, ministri ordinati e consacrati, giovani, operatori della carità), ma anche tutte le persone che desiderano misurarsi con le domande che la Diocesi di Milano si sta ponendo, proprio perché ne condividono il carattere di urgenza e la capacità di futuro (mondo della scuola, amministratori locali, servizi territoriali rivolti alla persona). 

mercoledì 31 gennaio 2018

Ricordando Andrea Rivolta



Non abbiamo temuto di dirci le differenze,
ci hanno unito valori grandi e bellissimi.
Andrea non ha mai rinunciato a combattere le grandi battaglie della vita, soprattutto quelle della giustizia e della solidarietà.
Non ha mai camuffato le differenze di pensiero e ha sempre espresso alto senso civico. 
Per questo la sua perdita ci commuove tutti e la sua presenza rimane nella nostra stima,
nel nostro affetto, e nel personale ma anche comune ricordo.
 A Stefano, alla famiglia di Andrea, alla moglie e ai figli il nostro abbraccio e la preghiera di tutti.
Ci aiuti ad amare questa città e ad avere sempre su di essa un pensiero acuto e generoso!
 Don Leone, i sacerdoti di Sesto, il Consiglio pastorale.
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Andrea, ex vicesindaco Pd nella giunta Chittò, volto storico della sinistra locale, papà di due figli, grande tifoso della Pro Sesto e imprenditore nell'azienda di famiglia, si è spento a 52 anni, per un male incurabile.

Accogliere la vita per generare speranza

Come ogni anno, in occasione della Giornata per la vita, il Servizio per la Famiglia della Diocesi di Milano e Caritas Ambrosiana, all’interno dell’attività dello Sportello Anania di promozione dell’accoglienza familiare, invita a un momento di riflessione e approfondimento sui temi dell’accoglienza (programma).
"Accogliere la vita per generare speranza" è il tema del convegno in programma sabato 3 febbraio, dalle 9 alle 13, nella Sala San Satiro presso la Basilica di Sant’Ambrogio (piazza Sant’Ambrogio 15, Milano). Il convegno intende riflettere sul tema della generatività all’interno dell’attuale contesto socio-culturale, in cui emergono sempre maggiori fatiche e paure a livello familiare rispetto all’apertura alla vita, con la conseguente resistenza rispetto a scelte quali affido e adozione, di cui continua a esserci forte necessità.

 Il messaggio dei Vescovi italiani "Il Vangelo della vita, gioia per il mondo"                          

sabato 27 gennaio 2018

Intervento di Papa Francesco ai lavori della Congregazione per la Dottrina della Fede

Papa Francesco al termine dei lavori della Congregazione per la Dottrina della Fede richiama ad una particolare attenzione perché
"... la tutela della retta fede e della santità dei Sacramenti, in tutte le varie questioni che oggi richiedono un discernimento pastorale importante in "favorem fidei". (...) questi compiti risultano ancora più attuali di fronte all’orizzonte, sempre più fluido e mutevole, che caratterizza l’autocomprensione dell’uomo di oggi e che influisce non di poco sulle sue scelte esistenziali ed etiche. L’uomo di oggi non sa più chi è e, quindi, fatica a riconoscere come agire bene."
Nel suo intervento si è soffermato su alcune questioni quali:
  • le implicazioni etiche di un’adeguata antropologia anche nel campo economico-finanziario. 
  • l’accompagnamento dei malati terminali
  • il dolore, la sofferenza, il senso della vita e della morte


... a 50 anni dalla Populorum Progressio

Caritas Ambrosiana è lieta di invitarti al convegno:"”COSTRUTTORI DI UN MONDO NUOVO - …a 50 anni dalla Populorum Progressio” che si terrà sabato 3 febbraio 2018, dalle ore 9,30 alle ore 16, presso l’Auditorium san Fedele in via Hoepli 3/b, a Milano.

Il programma della giornata prevede nella mattinata 3 relazioni mentre nel pomeriggio avranno luogo laboratori di approfondimento.

Parleranno:
Mons. Luigi Bettazzi – Vescovo Emerito di Ivrea e Vescovo Conciliare
Prof. Alberto Quadrio Curzio – Professore Emerito di Economia Politica presso l’università Cattolica del S.Cuore e Presidente della Accademia Nazionale dei Lincei
Paolo Foglizzo – Redattore di Aggiornamenti Sociali

Nel pomeriggio saranno organizzati i workshop tematici:
• Lo sviluppo. Quale differenza tra il mondo di Paolo VI e il mondo attuale?
• La destinazione universale dei beni e l’uso delle risorse
• Il lavoro, secondo Populorum Progressio 


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giovedì 25 gennaio 2018

Incontro zonale sulla sinodalità.


Il 16 gennaio nella diocesi milanese ha preso il via un percorso teologico, proposto dal Vicariato,  per un orizzonte di confronto sulla sinodalità. Gli appuntamenti zonali coinvolgono nella mattinata il clero (sacerdoti e diaconi) e la sera i laici (in particolare i componenti dei Consigli parrocchiali, pastorali e affari economici). L’obiettivo è quello di aiutare a riflettere sulla dimensione della sinodalità, collocarla storicamente, provare a vedere elementi di criticità e a elaborare prospettive praticabili.



Martedì 30 gennaio, è direttamente interessata la Zona 7 (Sesto S. Giovanni).
Tema dell'incontro: "Sinodalità-collegialità: quali circolarità possibili e quali indicazioni per il cammino" con  Roberto Repole (Monastero di Bose).
  • per il clero: ore 10-12.30 presso l’oratorio della parrocchia dei SS. Marco e Gregorio a Cologno Monzese (parcheggio in via don Pietro Giudici 19), 
  • per i laici: ore 20.45-22.30 presso la chiesa parrocchiale dei SS. Marco e Gregorio a Cologno Monzese (entrata in viale Visconti di San Vito 11)

All' incontro sarà presente l’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini, che farà omaggio ai presenti del volume Lettera agli Efesini. Corresponsabili per la costruzione della “Chiesa dalle genti”, con introduzione dello stesso Delpini e note di commento di don Franco Manzi (Centro Ambrosiano).