Nei più antichi documenti
della liturgia ambrosiana la Settimana che precede la Pasqua è chiamata
Settimana autentica. L’interpretazione che di questo termine viene data oscilla
fra i seguenti significati: «settimana eminente» fra tutte le settimane
dell’anno liturgico, «settimana tipica o normativa» sulla quale è stata
modellata ogni altra settimana dell’anno liturgico, «settimana dell’offerta
sacrificale» che il Signore ha fatto di se stesso nella Pasqua.
Cuore e vertice della
Settimana santa e dell’intero anno liturgico è il sacro Triduo pasquale.
Il Triduo pasquale
ambrosiano mette in evidenza chiaramente e con perfetta coerenza liturgica tale
successione di tempi: dalla celebrazione vespertina del Giovedì santo fino a
quella del Venerdì santo inclusa decorre il primo giorno del Triduo, quello del
«Christus patiens»; dal Venerdì santo sera fino all’inizio della Veglia
pasquale esclusa decorre il secondo giorno, quello del «Christus dormiens»;
infine dalla Veglia pasquale ai secondi Vespri della Domenica di Pasqua decorre
il terzo giorno, quello del «Christus resurgens».
Proponiamo il commento di meditazione sulle letture del Triduo Pasquale curate da mons. Cesare Pasini.