Avevo una scatola di
colori, brillanti, decisi e vivi, avevo una scatola di colori, alcuni
caldi, alcuni molto freddi.
Mi sono seduto,
e così ho dipinto con
tutti i colori che avevo a disposizione.
Ho scelto il ROSSO per disegnare la vita,
la sua grande passione e l’infinito desiderio di bene che abita il cuore dell’uomo, sia esso giovane, piccino, o adulto. Quel rosso che troppo spesso, nei telegiornali, si tramuta nel colore della vita offesa, soffocata, umiliata, addirittura cancellata.
la sua grande passione e l’infinito desiderio di bene che abita il cuore dell’uomo, sia esso giovane, piccino, o adulto. Quel rosso che troppo spesso, nei telegiornali, si tramuta nel colore della vita offesa, soffocata, umiliata, addirittura cancellata.
Il NERO per dipingere
il tratto dei giorni bui e cupi, il
tempo di quella fatica che trasforma le nostre giornate in lunghe, quasi
infinite attese, facendoci sentire ancora più deboli, con il peso degli
acciacchi del nostro corpo malato.
Il BIANCO della
neve, il colore di tutto ciò che si
conserva ancora pulito, immacolato, inviolato e bello. In noi e negli
altri. Quello spazio lasciato bianco per
ciò che non è stato ancora scritto, ma che Dio già conosce e custodisce: lo
spazio vuoto che noi dobbiamo ancora scrivere e riempire, con amre, pazienza
grande e buona volontà, nel singolare racconto della nostra vita.
Il GIALLO delle belle
giornate in cui dalle nostre finestre fa capolino un raggio di sole,
spalancando gli spazi della nostra stanza e, soprattutto, del nostro cuore.
L’ ARANCIO per la gioia della vita
che nonostante tutto non ci abbandona; il colore dei frutti maturi e
sugosi, delle cose che sappiamo fare, vivere, riconoscere.
Il VERDE per i teneri germogli
della vita e i nidi dove con amorevole pazienza
la vita viene ancora covata.
Il CELESTE dei chiari cieli
splendenti ed infine il ROSA
per disegnare i sogni e i momenti belli del riposo.
Ho dipinto con tutti
i colori che avevo a disposizione, per cercare nella vita e negli uomini il
sorriso stesso di Dio.