mercoledì 22 ottobre 2014

Paolo VI, un ritratto spirituale


Accostarsi al profilo spirituale di un santo, cercarne delle tracce per poterlo leggere e infine con audacia osare proporlo pubblicamente è un’opera difficile e temeraria. Questa riflessione mi è stata chiesta dal vescovo Luciano Monari, e io ho cercato di impegnarmi in essa leggendo e soprattutto riflettendo; ora però, con piena consapevolezza, confesso che sono quasi pentito di aver accettato di compiere questa fatica. Non ho conosciuto personalmente Paolo VI e non l’ho mai incontrato, a differenza di quanto mi è accaduto con i suoi successori. L’ho ascoltato, l’ho visto, certamente l’ho sempre letto, e devo confessare che ogni volta che sono chiamato a dire qualche parola sulla chiesa e sull’evangelizzazione, rileggo i suoi scritti, che restano insuperati dallo stesso magistero papale successivo. (dall'introduzione dell'intervento svolto da Enzo Bianchi, Priore di Bose, nella Cattedrale di Brescia il 5 ottobre 2014)