Il tema di questa Settimana 2015 è “Dammi un po’ d’acqua da bere”, in riferimento all’incontro di Gesù con la Samaritana nel Vangelo di Giovanni. Perché questa scelta?
Abbiamo seguito la decisione del Consiglio delle Chiese a livello mondiale, che, credo, si possa declinare in maniera particolarmente interessante prendendo avvio da ciò che spesso Scola richiama: partire, appunto, dai bisogni per aprirsi a una risposta più ampia che coinvolga il desiderio di senso insito in ogni persona. Questo tipo di sottolineatura permette di cogliere, infatti, in modo emblematico il convenire di tante etnie, le richieste che ci vengono da quanti abbiamo accolto e il dovere di offrire loro risposte capaci di andare oltre le momentanee necessità concrete.
Il Cardinale, il 1 gennaio, nel recente incontro con i rappresentanti delle Chiese, ha chiesto soprattutto alla componente cattolica di accogliere le sfide che ci attendono specie con Expo, «moltiplicando i propri sforzi perché l’evento sia l’occasione per mostrare il volto di un cristianesimo plurale, ma sinfonico, diverso, ma unito». Questo l’obiettivo?
La strada, intrapresa già nel 2013, di ridefinire anche il Servizio Ecumenismo attraverso competenze singole specifiche e articolate, va nel senso di un’apertura a 360°, che si renderà evidente nei mesi in cui Milano ospiterà l’Esposizione. Vorrei, tuttavia, notare che ogni anno nascon, in Diocesi una decina di parrocchie non cattoliche e questo ci impegna, anche nell’ordinario, a un flusso di confronto che non può che mettere in gioco tutte le energie. Ritengo che la via da percorrere sia appunto quella di un contesto in cui ci si conosce sempre meglio, in cui si mettono in circolo informazioni sulle attività, in cui si possa dialogare, per così dire, faccia a faccia.
Un altro momento clou sarà sabato 24 a Milano, quando, presso la Facoltà Teologica, presente il cardinale Scola, verrà conferita la Laurea Honoris Causa al metropolita di Pergamo Ioannis Zizioulas...
Non è un caso che si sia voluto inserire l’evento nella Settimana. Il metropolita Ioannis è, per parte ortodossa, il responsabile della Commissione di Dialogo Teologico tra Chiesa cattolica e ortodossa. Il riconoscimento è - così vogliamo leggerlo - come il segno di un itinerario spirituale e di fede che vogliamo sempre più approfondire nell’amicizia tra le Chiese.