martedì 24 febbraio 2015

L’umile tentativo di costruire la pace

Proponiamo la lettura dell'articolo "L'umile tentativo di costruire la pace", intervista/riflessione di Angelo Scola, pubblicata sul n. 20 del dicembre 2014 di Oasis.

La componente religiosa non ha avuto nel secolo scorso quel ruolo preponderante che una certa lettura ideologica si ostina a darle. Né la prima guerra mondiale, di cui ri corre il centenario, né la seconda o la guerra fredda hanno avuto origine religiosa e i peggiori totalitarismi del secolo scorso sono stati programmaticamente atei.
È dunque profondamente ingiusto attribuire alle religioni, termine del resto troppo generico, la responsabilità di ogni esplosione di violenza, opponendo loro la sana e pacifica razionalità della pretesa ragione laica. Neppure si può scindere arbitrariamente in due la categoria del religioso, istituendo un legame strutturale tra monoteismo e violenza, da contrapporre a un tollerante politeismo dei valori.
La tragica attualità di questi mesi detta e quasi impone il tema del numero di Oasis, rivista della Fondazione omonima, nata nel 2004 da un’intuizione del Cardinal Angelo Scola, che studia come cristiani e musulmani -che costituiscono il 55% della popolazione mondiale- cambiano il loro modo di vivere la fede quando abitano in un contesto plurale, dove per definizione s’incontrano diverse visioni religiose e non religiose, in concorrenza tra loro.