sabato 20 settembre 2014

La Chiesa di Sesto San Giovanni verso Expo 2015

E' sotto gli occhi di tutti come il cibo sia diventato una moda. Si moltiplicano senza misura i programmi televisivi di una cucina trasformata sempre più in gara e spettacolo. Quasi una soap opera gastronomica, una idealizzazione del cibo:
ostentato, messo in vetrina, vezzeggiato e coccolato come una star, un nuovo idolo nel tempo della disillusione e della crisi economica. E quei bambini che fino a qualche decennio fa sognavano ancora di fare i poliziotti, gli astronauti o i calciatori, ora chiedono sgabelli per raggiungere i fornelli della cucina. Il rapporto con il cibo sembra essere sempre più spettacolare e patologico, in ogni caso sofisticato e aleatorio. Il cibo è più rappresentato che vissuto.
Ora che l'occhio del grande fratello ha raggiunto la cucina, il cibo rientra nelle nomination, promuove e boccia, condanna ed esalta. Siamo sotto la minaccia ed il magico luccichio del cibo, che sono poi i due lati della stessa medaglia!
"Voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo". Gli dissero allora: <<Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio>>. Gesù rispose loro: <<Questa è l'opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandata>> [Gv 6; 26-29]
Un cibo-immagine non è più un cibo-segno. Non significa più nulla, sta e vale di per sé. Non include nessuna gratitudine perché non è più vissuto come un dono: della natura e della vita, di coloro che mi amano, del lavoro e del sacrificio. E' solo apoteosi o incubo. Non è un caso che fra molti titoli, compare anche quello significativo di "cucine da incubo".
Non c'è più miracolo, non c'è più trascendenza, Sempre più bello e sempre più senz'anima, il cibo smagrisce o ingrassa senza mai nutrire. Sì, perché anoressia e bulimia sono forme di non nutrizione. mangi come se non mangiassi, mangi semplicemente per ingurgitare.
La folla crede perché ha mangiato i pani senza, tuttavia, vedere alcun segno. Ha mangiato con la bocca, ha ingurgitato e ha seguito Gesù come fosse una moda.
La fede non ingurgita mai, ma nutre e dona la vita. E guarda il cibo con e come inizio di umanità!
[don Leone]