domenica 28 settembre 2014

"Solo Insieme", riflessione sul tema dell'educare

Il messaggio dell'Arcivescovo per la festa d'apertura del uno anno oratoriano

Educazione: tra comunione e comunità
Educare è oggi il verbo dei mille dubbi.
Gli interrogativi riguardano certo il che cosa, ma anche il chi, vale a dire i soggetti e le condizioni dell'educare.
"Solo insieme", tema e slogan della proposta degli oratori milanesi per questo nuovo anno, diventa allora una traccia preziosa per riflettere e condividere.

Non è, infatti, possibile educare da soli. L'educare è sempre dentro una comunità e prende la forma di una comunione. Così non educa un genitore piuttosto che l'altro; educa, piuttosto, il legame fra due adulti, fra un uomo e una donna. Educa l'alleanza famigliare.
Se due di voi sulla terra si metteranno d'accordo per chiedere qualunque cosa, il padre mio che è nei cieli gliela concederà (Mt 18, 19)
Senza la dimensione orizzontale (se due di voi sulla terra non si metteranno d'accordo) non si spalanca neppure quella verticale (il Padre mio che è nei cieli gliela concederà).

Mettersi d'accordo e vivere in accordo sono due condizioni essenziali al compito educativo. mai dunque in alternativa: famiglia e scuola, famiglie e chiesa, genitori e nonni, e nemmeno l'uno contro l'altro. Il bellissimo film degli anni '80, recitato da un giovane Dustin Hoffman, Kramer contro Kramer, ci ricorda la pericolosità di quell'essere l'uno contro l'altro che dissolve in radice ogni possibilità di crescita ed educazione.
"Solo insieme" suggerisce anche l'invito a ciascuno perché faccia la sua parte, non si tiri indietro, semplicemente spettatore di quello che decidono e fanno gli altri.
Io ci sono "solo insieme" con gli altri, in una proposta che non misuro solo su di me come fosse un vestito. Insieme è decisione che domanda il coraggio di smagrire il bisogno di esclusività, la volontà di corrispondere unicamente alle mie esigenze o aspettative, il misurare tutto sulle mie possibilità o sui miei limiti. La famiglia è una straordinaria comunità educante perché ininterrottamente ridisegna i confini fra il mio, il tuo, il nostro.
Nello slogan "solo insieme", "solo" non è solitudine (l'essere da soli che fatalmente ci impigrisce e ci chiede in noi stessi) ma diventa "a condizione di", è sinonimo di unicamente: solo insieme con gli altri la solitudine non ha l'ultima parola. Mettersi insieme non è solo il verbo degli innamorati, è la prima e fondamentale alleanza della vita. Buon cammino, insieme … (don Leone)

Il messaggio dell'Arcivescovo per la festa d'apertura del uno anno oratoriano